
C’è un unico ritratto degli ex di Miriam appeso in camera sua, ed è quello del suo secondo partner, che qui e nel seguito chiamerò Mirko, e questa è solo una delle tante particolarità che lo caratterizzano, il suo curriculum diverge da tutti gli altri, che invece sembrano usciti da un film poliziesco e/o horror e/o splatter.
Dopo la separazione dal marito Mirko si era fatto avanti, era uno “normale”, aveva campato per la prima parte della sua vita come camionista, fino a quando, grazie ad una moglie facoltosa, purtroppo(?) prematuramente defunta, aveva avuto le disponibilità di denaro per fare l’imprenditore.
Mirko era ricco e non lo era per motivi disonesti, inoltre non aveva mai picchiato nessuno (a differenza dell’ex-marito di Miriam), non aveva mai derubato/truffato/spacciato_droga (come il partner che lo seguì, il numero 3, un noto delinquente locale), né tantomeno aveva torturato disabili o si poteva dire che fosse una belva umana (come il partner numero 4)…insomma…se si esamina l’intera vita di Miriam Lui rappresenta senz’altro un’anomalia, una sorta di “discontinuità”…ENORME!
Miriam lo descrive come una persona squisita, sensibile, bene intenzionata e perdutamente innamorata di Lei, e ci sono inequivocabili ricordi felici in quella relazione, uno dei quali è una caricatura di entrambi fatta durante un viaggio a Roma e attaccata di fianco alla foto di Mirko.
Anche quando erano in relazione Mirko rappresenta una discontinuità, IN POSITIVO, rispetto agli altri partner di Miriam: Mirko non ha mai usato violenza psicologica nei confronti di Miriam e dei suoi figli (come Miriam racconta fosse solito il Marito), non la ha mai violentata (come Miriam dice sia successo con il partner numero 3), non ha mai cercato di strangolare uno dei suoi figli (come Miriam dice abbia fatto il partner numero 3), non ha mai distrutto o danneggiato suoi oggetti personali (come Miriam racconta abbiano fatto sia il partner 3 che il 4), e nemmeno la aveva picchiata così forte da romperle la mandibola (sempre il partner n. 3).
Ma sotto ad un’apparenza felice covavano contrasti, Il problema principale era che Mirko voleva avere una “normale” relazione di coppia, voleva che Miriam si trasferisse a casa sua, insisteva per occuparsi anche dei tre figli di Miriam, insisteva perché Miriam fosse coinvolta nella gestione di una attività da Lui seguita….ma di tutto questo invece Lei non voleva saperne, e lo trattava sempre come fosse un pretendente..un potenziale partner ancora “sotto osservazione”.
Miriam accettava gli inviti a casa di Mirko, ma li trattava tutti in modo “formale”, come se fossero il primo appuntamento galante al nascere di una vita di coppia, per averne un’idea riporto le sue parole: “Mirko non mi ha MAI vista senza trucco, nemmeno quando facevamo all’amore, nemmeno quando passavamo assieme un’intera notte, nemmeno durante il nostro viaggio assieme”.
Come se non bastasse, agli appuntamenti a casa di Mirko, Miriam si portava spesso dietro la figlia pre-adolescente a cui poteva stare abbracciata per tempi indefiniti, e quando Miriam mi ha raccontato questo particolare ha aggiunto “così se Mirko voleva scopare ..” e poi ha fatto il gesto dell’ombrello.
Voglio chiarire che io non penso che Miriam volesse intenzionalmente fare del male a Mirko, sono convinto che ci fossero una serie di sfortunate circostanze ad avvelenare la loro vita di coppia: Sicuramente dopo il fallimento del suo primo matrimonio Miriam voleva andarci con i piedi di piombo prima di legarsi a qualcuno, forse l’educazione femminile in una regione molto conservatrice come il Veneto spingeva Miriam ad un eccesso di selettività per la scelta, sicuramente Mirko era già psicolabile e soffriva di depressione ben prima di conoscere Miriam e male interpretava i suoi atteggiamenti titubanti.
Quello che è un fatto è il tragico epilogo della vicenda: Il suicidio di Mirko.